In realtà la risposta non è semplice, anzi… la decisione della scelta se fare la sterilizzazione e quando, è molto complessa!
1) effetti della sterilizzazione sull’apparato riproduttore: con la rimozione delle ovaie si elimina la possibilità di andare incontro a tumori ovarici, cisti ovariche, iperplasia e prolasso vaginale e malattie uterine quali la endometriosi cistica, la idrometra, la mucometra e la piometra! E questo indipendentemente che la procedura di sterilizzazione sia eseguita con solo la rimozione delle ovaie piuttosto che con la rimozione anche dell’utero. Anzi si è dimostrato che rimuovere ovaie e utero, la cosiddetta ovaristerectomia, aveva un maggior rischio di complicanze e nessun beneficio rispetto alla sola ovariectomia. Quindi la sterilizzazione ha sicuramente un vantaggio perché evita queste patologie, soprattutto la piometra, condizione questa che colpisce un cane su quattro delle femmine non sterilizzate entro i 10 anni di età.
2) effetto della sterilizzazione sullo sviluppo di tumori mammari: i dati su cui ci si basava fino a qualche tempo fa risalivano ad uno studio di 40 anni addietro. In questo lavoro gli autori hanno riportato una riduzione del rischio del 99,5% se la sterilizzazione veniva effettuata prima del primo calore, del 92% se fatta tra il primo e il secondo calore e del 75% se dopo il secondo.
In pratica se si sterilizza il cane prima del primo calore la probabilità che sviluppi tumori mammari e dello 0,5%, se fatta tra il primo e il secondo calore del 8%, se fatta dopo il secondo calore del 25%. Mentre nessuna differenza veniva evidenziata se il cane veniva sterilizzato dopo i 2 anni e mezzo di età.
Studi più recenti sulla incidenza dei tumori mammari hanno invece chiaramente evidenziato la debolezza del precedente studio, ovvero che il nesso causale tra sterilizzazione e annullamento del rischio di tumori è poco significativo. Tra l’altro, come succede anche nell’uomo, pure nel cane questa tipologia di tumori differiscono tra quelli che sono indotti dagli ormoni sessuali e quelli che non sono ormono indotti… motivo per cui la sterilizzazione eliminando la componente ormonale ridurrebbe solo il rischio dei tumori indotti da estrogeni e progesterone, che sono quelli benigni, ma non quella dei tumori non su base ormonale, che sono quelli maligni!
Ad ogni modo esiste l’associazione tra sterilizzazione e riduzione del rischio, in quanto nelle femmine intere, e con intera si intende con tutto l’apparato riproduttivo presente, ovaie e utero, dicevo le femmine intere presentano una probabilità tra 3 e 7 volte più alta rispetto a quelle sterilizzate. Ricordo che i tumori mammari sono tra le più frequenti neoplasie del cane, e un indagine statistica condotta proprio in Italia tra il 1985 e il 2002 in cagne intere rilevò una incidenza del 70%, mentre un analogo studio in Norvegia rilevò una percentuale del 53%. Di questi i maligni sono tra il 35 e il 50%, per cui sicuramente sono tra le neoplasie più preoccupanti.
Dato che è una patologia molto frequente e la sterilizzazione riduce il rischio, per lo meno dei tumori benigni e di parte dei tumori maligni provocati dagli ormoni, le indicazioni attuali del veterinario sono cambiate da “ consiglio sempre la sterilizzazione perché elimina il rischio di tutti i tumori mammari” a “ valutate la sterilizzazione del vostro cane e l’età, in quanto riduce il rischio della maggior parte dei tumori mammari, ma non elimina del tutto la loro insorgenza soprattutto se sono non ormono indotti”!
3) effetto della sterilizzazione sulla incontinenza urinaria: l’incontinenza urinaria è una condizione che si verifica tra il 3 e il 25% dei casi.
Può manifestarsi pochi mesi dopo l’intervento o comparire a distanza di 10 anni, anche se la maggior parte delle situazioni si verificano entro i 3 anni dalla procedura. L’incidenza maggiore ce l’hanno i cani sopra i 20 kg e in sovrappeso, ed ha anche una predisposizione di razza. Infatti i boxer, i dobermann, i rottweiler e gli schnauzer sono particolarmente soggetti. Ad ogni modo la sterilizzazione dopo il primo calore dimezza il rischio di insorgenza.
4) effetto della sterilizzazione sul prendere peso: il luogo comune che la sterilizzazione fa ingrassare è un falso mito a metà. Mi spiego meglio, la sterilizzazione favorisce e facilità l’accumulo di tessuto adiposo perché gli ormoni sessuali ne regolano il metabolismo. La sterilizzazione aumenta anche l’appetito. Ma studi relativamente recenti hanno invece dimostrato che la sterilizzazione prima del primo calore è associata a minor rischio di obesità rispetto a cani sterilizzati dopo il primo calore. In ogni caso l’obesità non è una necessaria conseguenza della sterilizzazione in quanto numerosi lavori scientifici hanno dimostrato che un opportuno regime alimentare razionato, cioè dieta a basso indice glicemico, a basso tenore di grassi e dosata piuttosto che lasciata a libertà, cioè ad libitum, mantiene tranquillamente il peso senza il rischio di veder ingrassare il proprio quadrupede…(immagini o breve sequenza del cartoon degli animali della savana grassi).
5) effetti della sterilizzazione sulle neoplasie in genere: le neoplasie sono tra le principali cause di malattie nei nostri animali.
Tra i fattori che contribuiscono al loro sviluppo possiamo includere, ma di certo non solo, la predisposizione genetica, la razza, l’età, infezioni virali, l’ambiente, processi infiammatori cronici e la sterilizzazione.
Questa procedura può ridurre il rischio di alcune neoplasie, come abbiamo visto per le neoplasie mammarie, uterine, ovariche ma aumentare il rischio di insorgenza di altre, come ad esempio il linfoma. Il linfoma ha cause multifattoriali, tra cui immunologiche, ambientali e ormonali. Però le femmine sterilizzate hanno il doppio del rischio di sviluppare linfoma rispetto alle femmine intere, in uno studio condotto su cani di razza golden retrivier. Sempre in questa razza il rischio raddoppiava anche per i mastocitomi e l’emangiosarcoma della milza. Invece nei labrador non si evidenziava la stessa incidenza, ma solo un aumento del 5% del linfoma e del mastocitoma.
Nel pastore tedesco la sterilizzazione aumenta il rischio di incidenza dell’emangiosarcoma della milza rispetto alle femmine non sterilizzate.
Ancora, l’osteosarcoma è un altra neoplasia la cui incidenza viene favorita dalla sterilizzazione, soprattutto in alcune razze.
Un famoso studio condotto sui rottweilers ha infatti dimostrato un rischio fino a 4 volte maggiore nelle femmine sterilizzate rispetto alle femmine intere. Lo stesso risultato invece non avviene dei pastori tedeschi dove l’incidenza di questa neoplasia è indifferente nei confronti della sterilizzazione. Quindi capita con la stessa frequenza nei soggetti sterilizzati come nei non sterilizzati.
6) effetti della sterilizzazione sulle malattie ortopediche: recenti studi hanno evidenziato che la sterilizzazione rappresenta un fattore di rischio per alcune condizioni ortopediche come la rottura del legamento crociato così come la displasia delle anche e dei gomiti.
Nei golden retrievers ad esempio la sterilizzazione prima del primo calore aumenta l’incidenza da 3 a 5 volte per le malattie ortopediche mentre nei labradors solo del doppio. Anche nei boxer e nel pastore tedesco aumenta il rischio rispetto alle femmine non sterilizzate. Uno studio analogo realizzato sui cani di canile sterilizzati prima del prima calore appartenenti soprattutto a incroci non ha evidenziato gli stessi risultati, anzi non è stata significativa l’associazione della sterilizzazione precoce e l’aumento della incidenza delle patologie ortopediche.
7) effetti della sterilizzazione sul comportamento: ecco un falso mito, ovvero che con la sterilizzazione gli animali cambiano carattere! Voglio darti la informazione corretta… la procedura riduce o elimina solo i comportamenti sessuali legati all’attività ormonale quali il vagabondare, le aggressioni tra consimili e le marcature urinarie…è risultato però interessante uno studio, condotto nel pastore tedesco, dove hanno notato che la sterilizzazione della femmina tra i 5 e i 10 mesi, portava ad un aumento della aggressività verso persone non familiari, e che se le femmine avevano manifestato già una tendenza alla aggressività, questa veniva esasperata. La studio concludeva che in questi soggetti era consigliato postporre la sterilizzazione dopo l’anno di età! Un ulteriore studio degli anni 90, con molte criticità perché fatto su un ristretto gruppo di cani meticci, ha evidenziato che cani sterilizzati prima del prima calore erano più nevrili, eccitabili e fobici, rispetto a cani sterilizzati in età più avanzata.
8) effetti della sterilizzazione sulla longevità:
su questo il mondo accademico è concorde, gli animali sterilizzati vivono più a lungo rispetto agli animali interi. Per l’esattezza il 14% per i maschi e il 26% in più per le femmine. Nel 2013 è uscito un interessantissimo lavoro scientifico americano che esaminava 70 mila cani nell’arco di 20 anni e oltre a confermare che gli animali sterilizzati vivono più a lungo, ha però anche analizzato le principali cause di morte tra gli animali sterilizzati e quelli interi. Gli sterilizzati hanno un bassissimo rischio di morire per infezioni, traumi, malattie vascolari e degenerative, ma aumentava il rischio morte per neoplasie e malattie autoimmunitarie.
La scelta se fare la sterilizzazione e quando al tuo cane femmina, deve essere una decisione ponderata valutando tutti i motivi che abbiamo appena citato. Innanzitutto dobbiamo considerare la razza, la taglia del soggetto, l’attitudine, il suo comportamento attuale, lo stile di vita che si vorrà dare al proprio cane e lo stile di vita del proprietario, l’ambiente dove vive e convivete, e solo dopo, assieme al vostro veterinario di fiducia, che magari vi ha seguito il cane fin dai primi mesi, si potrà fare una scelta che sarà per lo meno ragionata e giustificata perché si sarà valutato ogni aspetto delle tante variabili messe in gioco.
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